Intervista al Presidente Giovanni Scotti

15 Maggio

Intervista al Presidente Giovanni Scotti

10 Maggio 2019

Intervista al Presidente Giovanni Scotti che, dopo l’approvazione dell’ultimo bilancio del quinquennio di mandato, traccia un resoconto dell’attività svolta con un sguardo operativo sul futuro di questa importante Istituzione del territorio cremonese.

Il 29 aprile è stato approvato il bilancio consuntivo di Fondazione, come lo valuta?

Gli obiettivi economici e finanziari prefissati per il 2018 sono stati pienamente raggiunti. È stato così approvato il quarto bilancio consecutivo in gestione ordinaria positiva, con un utile rilevante destinato ai fondi di riserva dell’Istituto da utilizzare per futuri investimenti e per migliorare continuamente la qualità dei servizi offerti. Questo grazie al lavoro di un attento consiglio di amministrazione, alle direzioni ed ai vari Uffici Amministrativi che in questi anni hanno svolto con professionalità un ottimo lavoro. Dal punto di vista patrimoniale abbiamo ulteriormente aumentato la solidità dell’Istituto con investimenti mirati e di lunga prospettiva tenendo in notevole considerazione che l’organico al 30.06.2014 era composto da 506 dipendenti a tempo indeterminato e 31 a tempo determinato mentre al 31.12.2018 erano ben 651 a tempo indeterminato e 88 a tempo determinato, grazie anche ad una importante stabilizzazione dei rapporti di lavoro; questo rende l’idea del ruolo che sta garantendo Fondazione anche in termini di occupazione lavorativa diretta. 

Cinque anni intensi e ricchi di importanti risultati. Qual è il bilancio di questo mandato amministrativo?
Sono stati anni di grandi soddisfazioni soprattutto grazie al lavoro svolto dall’intero Consiglio, un gruppo tanto eterogeneo quanto coeso da consentire un operato nella totale condivisione di obiettivi e strategie. Il bilancio generale è più che positivo, in particolare per essere riusciti ad andare “oltre” quello che era stato per quasi 120 anni il concetto del “grande istituto” di Fondazione, con attività svolte in un limitato contesto territoriale.

Parlando di risultati concreti, quali vanno ricordati?
Sicuramente l’importante operazione di delocalizzazione che ha consentito di aprire nuove sedi a Brescia e Bedizzole con l’importante risultato di omogeneizzare sempre più la domanda e l’offerta nel contesto di Regione Lombardia, a totale beneficio di tutte le parti interessate.

L’aver dato vita all’impresa Sociale “Cascina San Marco in Tidolo” il cui socio unico è Fondazione Sospiro.  Una nuova società che darà finalmente una compiuta risposta lavorativa a tantissimi ragazzi disabili grazie alla produzione di marmellate di alta qualità.

A giorni finalmente entreremo nella città di Cremona con servizi gestiti direttamente da noi. In particolare con un CDD (Centro Diurno Disabili) di 18 posti ubicato in via Mincio, differenziando ulteriormente le unità d’offerta, sempre nell’ambito dei filoni core della Fondazione.

Dopo l’acquisto di un immobile sbarcheremo inoltre a Milano con il nuovo Centro Europeo di Scienza Comportamentale Applicata. Una nuova Impresa Sociale, voluta con IESCUM, che a giorni inizierà la sua attività replicando in quel contesto territoriale l’ottimo lavoro svolto dal nostro centro ambulatoriale per minori con disabilità intellettiva ed autismo di Spinadesco.

Per non dimenticare le altre e nuove unità d’offerta inaugurate in questo mandato, tra le più importanti figurano sicuramente sia gli alloggi protetti, tutti e 20 stabilmente occupati, che la RSA aperta, un indispensabile servizio domiciliare che sarà sicuramente potenziato nel tempo.

Oltre all’apertura di nuove unità d’offerta, è stato anche un mandato ricco di riconoscimenti, quali i più importanti?
Tra i principali sicuramente quello di essere stati soci fondatori della ”Fondazione Italiana per l’Autismo – Onlus” presso il Ministero dove siamo rappresentati sia nel Consiglio d’Indirizzo che nel Consiglio  di Amministrazione; realtà che ci ha permesso di entrare in contatto con altri player nazionali, con importanti ritorni di immagine delle nostre attività attraverso le trasmissioni di RAI 1, RAI 3, Radio RAI 1, Radio RAI 3, Rai News 24, oltre in sede locale su Cremona 1

Il Ministero della Salute, inoltre, attraverso l’Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.), ha dato indicazione di stendere le Linee Guida per il trattamento delle Persone Adulte con Autismo prevedendo la selezione di un panel di esperti nazionali tra i quali figurano due nostri dirigenti. La presenza di 2 operatori della Fondazione Sospiro all’ISS è un’ulteriore riconoscimento del ruolo acquisito da Fondazione in questi ultimi anni.

Dal 2018 abbiamo ulteriormente rafforzato la collaborazione con Regione Lombardia attraverso l’inserimento di nostri rappresentanti nel GAT (gruppo di approfondimento tecnico) istituito nell’ambito dei percorsi abilitativi per le persone con disabilità ed autismo in età evolutiva.

Un progetto ambizioso nel “cassetto”?

Dall’ottobre dello scorso anno stiamo lavorando ad un importantissimo Progetto Ministeriale. Tre residenze del Dipartimento delle Disabilità (RSD abilitative) sono state incaricate di svolgere un progetto del ministero della salute, concertato da 5 regioni e supervisionato dall’Istituto Superiore di Sanità. La qualità riconosciuta, a livello nazionale, del lavoro svolto in queste 3 residenze ha permesso a Fondazione Sospiro di essere l’unico ente gestore su tutto il territorio Italiano incaricato dal Ministero della Salute per il trattamento di persone con Autismo e gravi disturbi della condotta.

Partendo da questo importante riconoscimento, vista la proficua collaborazione con il Kennedy Krieger Institute della Johns Hopkins University di Baltimora, ci stiamo adoperando ai massimi livelli per l’attivazione di due servizi residenziali per le gravi forme di autismo associate a problematiche psicopatologiche. L’ambizione consiste nel costruire nel nostro territorio il secondo polo al mondo per il trattamento di questi disturbi. La qualità delle relazioni con i colleghi del KKI, la professionalità degli operatori di IOS e le relazioni con le istituzioni del nostro paese (Ministero della Salute e assessorato welfare di Regione Lombardia in primis) rendono questa ambizione non solo un sogno ma un obiettivo alla nostra portata.

La riforma del terzo settore comporterà scelte importanti anche per tutte le Onlus. Siete pronti?

La riforma del terzo settore rivede in modo organico la disciplina del mondo no profit e anche una Onlus importante come Fondazione è già da mesi nel vivo delle procedure per la sua applicazione.

L’attuale Consiglio di Amministrazione, in stretta sinergia con i soci fondatori (Vescovo della Diocesi di Cremona, Presidente della Provincia di Cremona, Sindaco del Comune di Sospiro), da tempo sta ragionando su questa importante “rivoluzione” e ha pertanto valutato l’esigenza di procedere, in tempistiche ristrette previste dalla normativa vigente, ad affrontare, compiutamente, una delicata e fondamentale trasformazione dell’ente, in ottemperanza alla riforma del terzo settore e, preso atto, dell’attuale rilevanza di Fondazione Sospiro nel contesto clinico e progettuale che la contraddistingue sempre più come eccellenza di rilievo nazionale ed internazionale, ha proceduto a formulare una prima modifica statutaria volta a garantire una ancor più collegiale composizione del Consiglio di Amministrazione stesso; sia per garantire una adeguata stabilità gestionale, superando situazioni di predominanza non più giustificabili, sia per andare incontro alle precise richieste che la nuova normativa reclama in tema di governance dell’ente. Inoltre in vista del termine previsto per il 2 agosto dovremo procedere, attraverso un adeguamento definitivo dello statuto, nel compiere l’importante decisione che caratterizzerà fondazione rispetto alle possibilità previste dalla riforma. Proprio per questa ragione siamo in una fase di studio e approfondimento con il supporto di importanti professionisti individuati dalla nostra principale associazione di categoria (Arsac) che rappresenta tutte le strutture sociosanitarie della Provincia di Cremona.

L’obiettivo è quello di creare le migliori condizioni offerte dalla nuova normativa per implementare servizi innovativi volti a rispondere ai bisogni di sostegno ed esistenziali delle persone fragili che a noi si rivolgono, sviluppando ulteriormente la crescita della Fondazione.

 

 

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