06 Aprile
Un progetto nazionale dal profilo anche europeo per il trattamento delle psicopatologie nell’autismo e nelle disabilità intellettive. Un sogno che coinvolge Sospiro, il territorio cremonese ma che va ben oltre i confini locali, che mira ad assumere contorni nazionali e internazionali, con agganci anche al mondo della ricerca negli Stati Uniti ai più alti livelli.
Fondazione Sospiro (attiva dal 1897, costituita dai dipartimenti disabilità e anziani, 800 dipendenti e 700 posti letto, oltre ai servizi diurni e ambulatoriali) ha ormai definito il progetto in tutti i suoi dettagli tecnici e scientifici. Ne manca solo uno, non secondario, ed è rappresentato dalla copertura finanziaria. Ad illustrare i dettagli di questa grande iniziativa sono il presidente del cda Giovanni Scotti, il direttore generale Fabio Bertusi e il dottor Serafino Corti, direttore del dipartimento disabilità e da molti anni studioso di tutti gli aspetti clinici relativi all’autismo.
IL CENTRO e LA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI
Il Centro sarà realizzato in due lotti. Il primo prevede 10 camere singole, spazi di vita individuale e collettiva, servizi di supporto, quattro appartamenti per i familiari. Dettagliato — e fondamentale — l’aspetto finanziario. L’impegno economico per il primo lotto è di circa 4 milioni, di cui 1,6 sostenuti da Fondazione Sospiro (a cui si aggiungono 1,2 milioni quale valore stimato del terreno sui cui sorgerà la struttura). Per poter realizzare il primo Centro Italiano per il trattamento delle psicopatologie nell’autismo Fondazione Sospiro ha programmato numerose iniziative per raccogliere i fondi necessari. Dalla partecipazione a bandi e finanziamenti di enti privati a campagne di crowfounding attraverso il 5X1000, per raggiungere la cifra ragguardevole di 2,3 milioni di euro. Per una realtà come Fondazione Sospiro è una sfida immensa ma con l’aiuto di molti potremo dare vita al sogno e proporre anche in Italia i migliori trattamenti per i minori con psicopatologie d’autismo. Fondazione tratta già da anni casi di autismo e l’Istituto Superiore di Sanità ha riconosciuto il valore del servizio ma ora è necessario fare un passo in più e poter dare le migliori cure già accessibili in altre nazioni.
LE FASI
Il progetto prevede quattro diverse fasi:
1) realizzazione di un primo immobile di 1.620 metri quadrati specificatamente progettato sia per l’accoglienza e il trattamento, in sicurezza, di una popolazione con gravi disturbi della condotta sia per l’accoglienza e la formazione dei famigliari e degli operatori dei servizi territoriali invianti. La richiesta di sostegno economico è finalizzata esclusivamente alla realizzazione dell’immobile.
2) Accreditamento del servizio. Non essendo oggi presenti standard di accreditamento per un Centro con queste caratteristiche verrà utilizzato, come veicolo di accreditamento, la normativa vigente della Rsd. In questa fase progettuale verrà realizzata e accreditata una Rsd a 10 posti letto seguendo gli standard previsti d a l l’assessorato Welfare di Regione Lombardia.
3) Implementazione delle attività riabilitative. Subito dopo la costruzione e l’accreditamento verrà implementato il trattamento riabilitativo sperimentale già in essere da inizio 2019 presso Fondazione Sospiro. Il progetto, sostenuto dall’Istituto Superiore di Sanità, è finalizzato al decremento della problematicità comportamentale, all’incremento di abilità concettuali e sociali.
4) Reinserimento. Al termine del percorso riabilitativo, che non supererà i 12 mesi, sarà garantita ai famigliari e gli operatori del territorio di provenienza uno specifico percorso formativo e una consulenza semestrale per la riaccoglienza nel suo territorio di appartenenza.
GLI STATI UNITI
Fondazione Sospiro, attraverso il progetto sostenuto dall’Istituto Superiore di Sanità denominato «Meglio accogliere per accogliere Meglio», ha dimostrato, seppur nei pochi casi accolti in ragione dell’assenza di una struttura residenziale adeguata al progetto, che simili risultati sono ottenibili anche sul territorio italiano. La creazione del primo Centro nazionale per il trattamento delle psicopatologie nell’autismo e nelle disabilità intellettive ha richiesto lo studio di modelli di intervento clinico, di governo organizzativo e di sostenibilità economica non ancora presenti in Italia. La progettualità proposta quindi si è basata su due concrete esperienze che Fondazione Sospiro ha avuto negli ultimi anni. «La partnership scientifica internazionale con il Kennedy Krieger Institute della J. Hopkins University è maturata negli ultimi 4 anni in cui si sono stretti forti rapporti con il Kennedy Krieger Institute riconosciuto come il primo centro al mondo per il trattamento delle psicopatologie d e l l’autismo. Da anni questa collaborazione, che ha visto anche incontri tra operatori della clinica e amministratori, sia in terra italiana che a Baltimora, si è concretizzata in un forte legame scientifico che ci permette di progettare in modo concreto le attività necessarie per la buona riuscita del progetto. Inoltre questa partnership prevede non solo percorsi di formazione in sinergia ma anche una supervisione costante e una partecipazione diretta e congiunta nei protocolli clinici e di ricerca sperimentale».
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