La Residenza Sanitaria Disabili con Funzioni Abilitative e di Orientamento

La Residenza Sanitaria Disabili con Funzioni Abilitative e di Orientamento

La RSD Abilitativa e di orientamento vede 3 nuclei abilitativi di 18 Posti Letto ciascuna. Questa tipologia di RSD  intende porsi come servizio capace di accogliere persone disabili e, in un arco di tempo definito e circoscritto (18-24 mesi), poter svolgere interventi abilitativi, di orientamento e di dimissione protetta. L’intento è “riaffidare” la persona con disabilità al proprio territorio e, più in generale, alla rete dei servizi che meglio risponda ai bisogni di sostegno ed esistenziali della persona con disabilità. Questa tipologia di RSD prevede tre differenti funzioni e più precisamente:

  • Funzione Assessment
  • Funzione Abilitativa
  • Funzione dimissione protetta e orientamento

1. Funzione Assessment

Con la funzione assessment intendiamo tutte le azioni di valutazione necessarie per la stesura del progetto di vita della persona con disabilità orientato ai modelli di Qualità della Vita (Schalock et alii). A questo livello saranno perseguiti quindi protocolli di valutazione ascrivibili alla condizione di salute, al comportamento adattivo, ai bisogni di sostegno per il perseguimento di una progettualità personale ed esistenziale. Le caratteristiche della popolazione che accederà a questa RSD esigeranno, con molta probabilità, infine l’applicazione di specifici sistemi di diagnosi ed assessment legati ai disturbi della condotta (analisi funzionale del comportamento problematico, misurazione dei parametri del comportamento, diagnosi psicopatologica).

2. Funzione Abilitativa

La seconda funzione, pensata per la RSD abilitativa e di orientamento, è principalmente quella di fornire interventi abilitativi, sia per l’incremento delle abilità adattive sia per il decremento dei disturbi della condotta. Per il perseguimento di questi obiettivi il servizio intende agire, contemporaneamente, su tre direttrici:

  • Applicando il modello integrato per la gestione dei disturbi della condotta che prevede l’azione congiunta della psicofarmacologia associata ad interventi contestualistici, basati su sperimentate procedure comportamentali.
  • Garantendo training di abilità, adattive e sociali, unitamente ad occasioni di vita indipendente, mediante l’attivazione di “appartamenti palestra”. In questo modo il residente, ancorché accolto formalmente nella RSD, potrà concretamente sperimentare delle forme protette di vita indipendente rendendo così verificabili altre forme di residenzialità al termine del suo periodo di ricovero (CSS, appartamenti protetti).
  • Consentendo, anche attraverso una cooperativa di tipo B, attività occupazionali e lavorative. Durante la permanenza nella RSD abilitativa e di orientamento il residente dovrà potere essere valutato anche a partire dalla sua, potenziale e residua, capacità lavorativa.

3. Funzione dimissione protetta e orientamento

Quest’ ultima funzione è, probabilmente, la più importante in questo momento.  IOS intende, infatti, agire interventi abilitativi a favore delle persone con disabilità perché queste possano poi rientrare nei contesti abitativi ed inclusivi più idonei. Per questo motivo abbiamo pensato ad una vera e propria dimissione protetta. Al termine del periodo pre-programmato di ricovero di 18-24 mesi, il residente sarà dimesso dalla RSD abilitativa e di orientamento per essere accolto nella struttura, o nella realtà prescelta dal disabile e dalla sua famiglia, compatibile con i suoi bisogni di sostegno. La dimissione avrà luogo in modo protetto, garantendo cioè una serie di sostegni ai servizi di accoglienza. L’intento è “invogliare” i nuovi servizi in entrata ad assumersi dei “rischi” (accogliendo persone considerate problematiche o, peggio ancora, pericolose) proprio perché il periodo iniziale di ingresso sarà contraddistinto da un accompagnamento attivo di questa persona nel nuovo servizio.

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