In Geriatria a Sospiro personale magnifico

04 Maggio

In Geriatria a Sospiro personale magnifico

Lettera di un familiare al Quotidiano La Provincia – pubblicata in data 4 maggio

Egregio direttore, nelle ultime settimane le RSA lombarde sono finite sulle prime pagine dei giornali per i numerosi decessi avvenuti soprattutto a causa della pandemia che ha cambiato la nostra vita. Si sono sollevate diverse polemiche in merito e immediatamente è cominciato lo scarico di responsabilità tra enti e istituzioni. In tutto questo, però, poche volte si è ricordato il dramma vissuto da quelle persone, i nostri anziani, che in un momento così difficile hanno visto trascorrere gli ultimi attimi della loro vita completamente in solitudine, abbandonati a sé stessi, senza la possibilità di parlare o semplicemente vedere le loro rispettive famiglie. Anche la nostra famiglia, come purtroppo tante altre, ha dovuto fare i conti con questo tragico evento. Giorni interminabili segnati dalla paura di ricevere la fatidica telefonata, puntualmente e tristemente arrivata lo scorso 27 marzo. La malattia nata qualche mese prima aveva vinto. Ma in tutto questo ci consideriamo fortunati e ci teniamo a sottolinearlo. Come si può essere fortunati di fronte ad una notizia del genere? Sapendo che in quel reparto lavorano persone che affrontano ogni giorno con il sorriso, nonostante tutte le difficoltà. Sapendo che in quel reparto ci sono persone che non svolgono il loro lavoro solo perché chiamate a farlo, ma perché la loro è una vocazione, portata sul campo da un’infinita passione. Sapendo che in quel reparto ci sono persone che sono state realmente vicine al nostro caro defunto sino all’ultimo momento della sua battaglia, quasi combattendo insieme a lui. Quando si commettono errori o inadempienze è giusto farlo presente e chiedere giustizia. Allo stesso tempo è doveroso levarsi il cappello e ringraziare dal profondo del cuore quando si è di fronte ad una straordinaria sensibilità e ad una toccante vicinanza che hanno trasmesso conforto in un momento di profonda tristezza. Per questi motivi, ci teniamo a ringraziare con tutto il nostro cuore il reparto A2 di Geriatria della Fondazione Sospiro. Doriano Mangoni – Gussola 

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