03 Novembre
articolo di Serena Ferpozzi tratto da La Provincia del 3 novembre 2015
SOSPIRO — Un pomeriggio per ricordare Alberto Tira, artista cremonese protagonista della vita culturale locale nel secondo dopoguerra che ha donato le stazioni della Via Crucis a Fondazione Sospiro. L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Mai (museo d’arte irregolare) e ‘La Manica lunga officina creativa’. La cerimonia è stata aperta da un incontro in sala formazione dove Giovanni Scotti, Dina Poli e Michelangelo Gazzoni hanno letto alcuni brani in dialetto dedicati a Tira. Un susseguirsi di ricordi che sono stati resi ancor più suggestivi grazie anche agli intermezzi musicali di Ilaria Abruzzi e Giuliano Meli. Al termine, Bruno Tira ha ricordato il padre e la grande passione che ha sempre coltivato nel corso della sua esistenza.
Alle 18, invece è stata inaugurata la mostra ‘Via Crucis’ in cui sono state presentate due variazioni delle stazioni che la compongono, quella di Alberto Tira, che trova la sua definitiva collocazione nella cappella gentilizia, e quella di Marco Matterazzo, artista della Manica Lunga, che verrà poi donata alla chiesa di San Vincenzo di via Palestro a Cremona. Il presidente del Mai Museo Giancarlo Maffezzoni ha commentato: «Sono contento che il Mai Museo ricominci proprio con la via Crucis dopo le dimissioni dell’allora direttrice Bianca Tosatti».Un momento a cura di Siria Bertorelli, Cristina Calicellie Paola Pontiggia. L’evento è organizzato in collaborazione con Fondazione Sospiro, rappresentata dal presidente Fabio Bertusi, Comune di Sospiro con il sindaco Paolo Abruzzi e col patrocinio del Comune di Volongo col primo cittadino Piera Lupi e del gruppo dialettale cremonese ‘El zàch’.
La mostra rimarrà aperta al pubblico e potrà essere visitata telefonando al numero 0372/620376 il venerdì mattina dalle 9 alle 12.30 sino a fine novembre.
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