03 Novembre
Un’iniziativa dirompente, che sicuramente va controcorrente. Proprio in questi giorni il consiglio di amministrazione di Fondazione Sospiro, ha deciso di dare il via alla revisione dei contratti privati (Uneba) per le figure infermieristiche del dipartimento delle disabilità incrementando la retribuzione economica e parificandola alla sanità pubblica. L’incremento avrà un impatto di circa 150 mila euro all’anno. In un periodo storico in cui le case di riposo sono in forte difficoltà e ricorrono a cassa integrazione e licenziamenti, la struttura sospirese scende in campo con un progetto rivoluzionario e coraggioso.
REVISIONE DEI CONTRATTI «Fondazione Sospiro –spiegano i vertici – ormai rientrata in piena operatività, con la previsione della completa occupazione dei posti letto entro ottobre, ha ritenuto e ritiene indispensabile valorizzare il personale e la qualità del servizio che viene garantita dalla capacità degli operatori. In un contesto di mancanza di programmazione sulla formazione di figure professionali infermieristiche, divenuta evidente durante l’epidemia Covid, la scelta dell’ente è stata di superare i limiti economici dettati dai contratti di settore per sopperire ad una grave carenza del sistema della pianificazione sanitaria nazionale. La volontà di Fondazione Sospiro è di investire sulla formazione e il riconoscimento professionale degli operatori di contatto soprattutto ad alta specializzazione».
PROGETTO SPERIMENTALE Da qui la decisione, con un progetto sperimentale, della durata di almeno due anni, d’innalzare il trattamento economico degli infermieri del dipartimento delle disabilità, portandolo a livello della sanità pubblica, sia per il personale già presente e sia per le nuove assunzioni. «Quella di Fondazione è una scelta importante e significativa, anche per le risorse messe a disposizione dall’ente, per reperire queste figure sul territorio Cremonese e non solo». Una scelta che sicuramente implica anche un maggior costo per Fondazione Sospiro sino a 5.512 euro all’anno per ogni singolo operatore infermiere. In questo modo dunque la struttura sospirese alza l’asticella a caccia di figure professionali sempre più ricercate e che tendono a spostarsi presso le strutture ospedaliere che, dopo l’emergenza sanitaria, hanno sbloccato le assunzioni creando un forte e preoccupante turnover nelle strutture socio assistenziali.
APERTA SELEZIONE E proprio per cercare nuove figure professionali dopo la carenza di infermieri, ora Fondazione Sospiro ha aperto una selezione per ricercare dei nuovi professionisti. Tutte le persone interessate potranno candidarsi inviando il proprio curriculum alla mail risorse.umane@fondazionesospiro.it. Per avere informazioni si potrà invece contattare il numero 0372 – 620392
Articolo tratto da La Provincia del 19 settembre 2020 a firma Serena Ferpozzi
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