25 Settembre
Milano – 11 settembre 2017
Si è svolto a Milano il XII Convegno Nazionale sulla Qualità della Vita per le Disabilità promosso da Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus.
Nelle tre sessioni pleanarie e nei nove simposi relatori internazionali e nazionali si sono confrontati sulla sfida posta quest’anno dal comitato scientifico del convegno “Progettare il futuro”. Ad aprire i lavori il direttore di Fondazione Sospiro Fabio Bertusi che, nell’introdurre gli ospiti, ha voluto ricordare come “alla passione indirizzata verso il bene delle persone con disabilità va unita la competenza clinica, con uno sguardo critico capace di andare oltre le logiche del presente per immaginare il futuro, avendo la capacità di una apertura verso le persone con disabilità. Deve diventare sempre più una prassi lasciare il giusto spazio alla loro capacità di realizzazione alla loro capacità di autodeterminarsi.”
Il Presidente di Fondazione Sospiro Maestro Francesco Boccali ha voluto incentrare il suo intervento di saluto sul percorso che 40 anni fa portò alla Legge Basaglia e alla chiusura dei manicomi “40 anni fa in questo periodo il dibattito politico, sociologico e scientifico era incentrato a discutere di come cambiare approccio verso la disabilità mentale, di come superare i “manicomi”. Quella tensione, quei confronti, quei dibattiti portarono nel 1978 alla legge Basaglia e a cambiare radicalmente l’approccio verso la disabilità mentale. In 40 anni tanti passi sono stati fatti, dalla società innanzitutto che ha gradualmente, magari troppo lentamente, cambiato la propria visione dei “malati di mente”, come venivano definiti e dalla stessa Fondazione, che talvolta ha seguito i processi di cambiamento ma in molti casi, soprattutto negli ultimi 10 anni, ne è stata partecipe e li ha preceduti.”
” Quegli uomini hanno osato, si sono confrontati, talvolta scontrati, ma hanno cercato di superare lo status quo e con le loro idee hanno cambiato il nostro presente. – ha proseguito Boccali – “Progettare il futuro” è questo: confrontarsi, interrogarsi, approfondire per trovare nuove vie, nuovi approcci e nuove soluzioni. È ciò che fa Fondazione Sospiro ogni giorno, con il proprio personale a cui va il mio ringraziamento, è ciò che fa Fondazione Sospiro con le proprie iniziative e soprattutto con questo convegno. Da dodici anni poniamo delle sfide, delle domande, spingiamo voi presenti a confrontarvi e a interrogarvi su quali siano gli approcci corretti, quali le metodologie, quali le iniziative per affrontare la disabilità mentale. Insieme a voi con questi seminari, nei corridoi durante le pause, mentre mangiate un panino, inconsapevolmente progettiamo il futuro perché ci chiediamo come migliorare la qualità di vita di chi è disabile. A voi tutti presenti va pertanto il mio ringraziamento perché sono certo che quanto apprenderete in questi giorni sarà un seme che potrà portare frutti, ringrazio il comitato scientifico del convegno per aver posto questa sfida e ringrazio tutti i relatori per averla colta. Mi piace terminare questo mio saluto a voi tutti con un pensiero di Karl Popper “Il futuro è molto aperto, e dipende da noi, da noi tutti. Dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini fanno e faranno, oggi, domani e dopodomani. E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero e dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori. Dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità del futuro che sono aperte.”
E’ poi intervenuto l‘Avv. Giulio Gallera, Assessore Regionale al Welfare di Regione Lombardia “Fondazione Sospiro è divenuta in questi anni un punto di riferimento fondamentale e imprescindibile nel contesto del welfare regionale e nazionale. E’ particolarmente sfidante la scelta di costruire un quadro sistemico e progettare il futuro dei bisogni del territorio, soprattutto sul tema della disabilità e della neuropsichiatria infantile. Le esigenze negli anni sono cresciute e non sempre le istituzioni sono state sufficientemente al passo coi bisogni. Ciò che sta cercando di fare Regione Lombardia è di cogliere questa sfida per “progettare il futuro” provando a costruire un ragionamento che possa consentire ad ogni soggetto di dare il meglio di se e di essere un soggetto positivo inserito nella società. Non dobbiamo tamponare e non vogliamo solo tamponare le difficoltà dell’oggi ma vogliamo costruire un progetto a più lungo respiro, valorizzando e appoggiando le iniziative come questa e le attività che realtà come Fondazione Sospiro e altre realtà simili portano avanti per la disabilità.”
Benedetta Demartis, Presidente Nazionale Angsa, ha portato il saluto della sua associazione promuovendo un appello “è necessaria maggiore sinergia tra le istituzioni. Sono state realizzate le linee guida per la gestione della disabilità, è stata approvata una legge che attribuisse le competenze, e finalmente solo nel 2017 l’autismo è incluso nei livelli essenziali d’assistenza, ma manca una reale applicazione di questi diritti in reali servizi. Nella scuola manca ancora sufficiente formazione, il dopo di noi è ancora tutto da costruire ed è per questo che chiedo a tutti di fare sinergie, di fare sistema per unire le risorse e le competenze per dare servizi e risposte adeguate”.
Ha chiuso gli interventi Dott. Alberto Fontana, Presidente Leda: “Per noi persone con disabilità Fondazione Sospiro è una guida. Per chi vive nel mondo della disabilità, e cerca di dare un senso ai principi di qualità della vita e di inclusione, incontrare una struttura come Fondazione Sospiro che ha deciso di accogliere le persone con disabilità mettendo al centro la persona. Per noi Fondazione Sospiro è un elemento emblematico, una grande opportunità per passare da una idea di contenimento della disabilità ad una idea di protagonismo della disabilità”.
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